Gli Arazzi di Parigi - Museo Francesco Gonzaga

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Gli Arazzi di Parigi

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GLI ARAZZI DI PARIGI

La colonna sonora del video è una Sinfonia composta dal frate francescano Ludovico Grossi da Viadana (1560 - 1627),nominato nel 1594 maestro del coro della cattedrale di Mantova,dal vescovo Francesco Gonzaga.La composizione è stata eseguita il 22 ottobre 2005 presso la chiesa di S. Andrea a Gualtieri (RE).

Oltre agli Arazzi Millefiori, si devono ad un esponente della famiglia Gonzaga anche i sei esposti in questa sala che costituiscono la serie voluta da Francesco, francescano e vescovo di Mantova. Le quattro opere di maggiore dimensione raffigurano scene tratte dal Nuovo Testamento e dagli Atti degli Apostoli: La Trasfigurazione, L'Incredulità di san Tommaso, L'Ascensione di Cristo, La Pentecoste. Completano il parato due tessuti di formato verticale, nei quali sono rappresentati santi legati al committente e alla diocesi di Mantova, ovvero i santi Paolo, Anselmo (patrono della città), con i francescani Bernardino da Siena e Diego di Alcalà su uno, ed i santi Pietro, papa Celestino I con Francesco d'Assisi e Antonio da Padova. I soggetti dei quattro arazzi maggiori sono dominati dal tema della Pasqua.  La Trafigurazione celebrata nella seconda domenica di Quaresima prefigura la gloria della Risurrezione, l'Incredulità di Tommaso è invece momento culminante della professione di fede pasquale quando Cristo è definito Signore e Dio. Gli altri due momenti sono legati strettamente alla Pasqua in quanto si celebrano quaranta giorni dopo nel caso dell'Ascensione di Gesù e cinquanta giorni dopo nel caso della Pentecoste che chiude nel calendario ecclesiastico il tempo pasquale. Accompagnano i soggetti di tutti i sei tessuti scene monocrome inserite nelle cornici, putti canefori, lo stemma Gonzaga e l'impresa del committente: un'ara su cui si immola il Mistico Agnello, con la sigla FFG (che sta per Frate Francesco Gonzaga) e il motto Soli Deo honor et gloria soltanto a Dio l'onore e la gloria.La recente identificazione di alcuni disegni preparatori ad opera di Stefano L'Occaso ha permesso di assegnare la loro invenzione al parigino Henri Lerambert, pittore di corte di Enrico IV proprio negli anni in cui frate Francesco visse a Parigi (tra il 1596 e il 1598 quando vi fu inviato come nunzio pontificio per agevolare le trattative fra la Francia di Enrico IV e il re di Spagna che sfociarono nella pace di Vervins). Verso la fine del suo soggiorno parigino il vescovo frate Francesco Gonzaga ordinò la serie di arazzi da ricondurre in patria e donare al duomo di Mantova. Il 18 marzo 1599, nella solennità di Sant'Anselmo, gli arazzi vengono ufficialmente destinati alla cattedrale. I sei tessuti, rimangono nella loro originale collocazione - il presbiterio - probabilmente fino al 1803, vengono in seguito spostati sui pilastri della cupola, nella collocazione testimoniata dal dipinto di Vindizio Nodari Pesenti, che raffigura la messa pontificale del vescovo Domenico Menna, il 18 marzo 1947.Tra le tante opere della committenza del venerabile, (memorabile rimane l'istituzione del Seminario diocesano) si colloca il parato, databile al 1598, conservato nella sua interezza, che costituisce un segmento di grande rilevanza in quel progetto di rinnovamento del duomo di cui il suo tutore, il cardinale Ercole Gonzaga, aveva affidato a Giulio Romano la ristrutturazione. In particolare il vescovo fece decorare le volte dei transetti, della cupola e dell'abside con un ciclo di affreschi, cui attesero con altri, Teodoro Ghisi, Ippolito Andreasi e Antonio Maria Viani.

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